27.10.2016

NOBILITARE IL NOBILITATO

“Nobilitare il nobilitato” è il progetto-installazione nato da un’idea di Cleaf e firmato da un progettista d’eccezione come Aldo Cibic.

Allestito nel CCube, lo spazio creativo dell’azienda a Lissone, “Nobilitare il nobilitato” vuole raccontare il sofisticato processo di ricerca e analisi che porta all’ideazione di superfici altamente performanti per il settore dell’arredo e dell’interior design.
Un percorso da sperimentare in prima persona attraversando una galleria realizzata con pannelli nobilitati dai colori brillanti, nelle diverse finiture e decorativi. Appesi alle pareti interne una serie di frammenti – materiali di produzione, elaborazioni fotografiche, campioni di prodotto e semilavorati – che raccontano la nascita di Sherwood e Penelope, due finiture best seller dell’azienda.

CCube, Via Bottego, 15 Lissone – T. +39 039 20741
Visite solo su prenotazione e riservate agli operatori del settore arredo e interior design.
Progetto-installazione nato da un’idea di Cleaf.
Allestimento a cura di Aldo Cibic con Diego Lucchini.
#nobilitareilnobilitato

 

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18.10.2016

SICAM

Cleaf partecipa per il secondo anno consecutivo a Sicam, il Salone Internazionale dei Componenti, Accessori e Semilavorati per l’Industria del Mobile in scena a Pordenone dal 18 al 21 ottobre (padiglione 5 stand C12/D13).

Lo stand neutro ed elegante progettato dallo studio Bestetti Associati porta il visitatore a scoprire la varietà della collezione di superfici attraverso tre elementi espositivi ideati dal team R&D dell’azienda.
Pixel Wall, una composizione di campioni lavorati a folding, crea un pattern replicabile all’infinito che lascia intuire la molteplicità di finiture e decorativi disponibili per i pannelli nobilitati, i laminati (CPL e CHPL) e i bordi in ABS.
Una scultura curvilinea dall’anima in multistrato evidenzia la perfetta sincronizzazione del laminato nella finitura Sherwood con cui è rivestita.
Una serie di nicchie illuminate fanno emergere le caratteristiche tattili dei pannelli nobilitati posizionati all’interno e realizzati nelle finiture presentate negli ultimi due anni.

Al centro dello spazio espositivo, un tavolo da lavoro realizzato in pannelli nobilitati nella finitura Ares abbinata ad un decorativo di colore nero garantisce la perfetta leggibilità delle diverse superfici.

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06.10.2016

ELLE DECOR GRAND HOTEL

Cleaf è partner di Elle Decor Grand Hotel, il progetto-installazione nato da un’idea di Elle Decor Italia, magazine internazionale di design e tendenze, allestito nelle sale di Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, a Milano.
Elle Decor Grand Hotel offre ai visitatori un percorso da sperimentare in prima persona, attraversando gli ambienti riservati alla convivialità, alla lettura, al wellness e all’ospitalità, liberi di curiosare tra camere, salotti, giardini.
E’ firmato da due progettisti d’eccezione anche nel campo dell’hotellerie: Piero Lissoni, autore del progetto degli spazi pubblici concepiti come quelli di un “Hôtel Particulier”, e Patricia Urquiola che ha disegnato gli ambienti più privati, le “Stanzas”.
I pannelli Reflex UB02 Blue Night sono stati scelti dai progettisti per la realizzazione del rivestimento della zona reception del Grand Hotel.

Elle Decor Grand Hotel
Palazzo Morando – Costume Moda Immagine – Via Sant’Andrea, 6 – 20121 Milano
6 – 22 ottobre 2016 – da lunedì a domenica 10.00 / 20.00
Ingresso libero

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10.04.2016

EMPATHIC FUUKEI

Ispirata all’iconografia dei tradizionali pannelli decorativi orientali, caratterizzati da masse montagnose e cumuli nebulosi delicatamente sovrapposti per generare effetti di profondità variabili, l’installazione “Empathic Fuukei” ideata da Patricia Urquiola per Cleaf  interpreta il tema Open Borders creando un percorso interattivo polisensoriale costituito da pareti/pannelli aperti, realizzati mediante la sovrapposizione di materiali diversi.
L’installazione “site specific” esprime la curiosità della progettista spagnola verso il concetto di “non finito”.
Le pareti che compongono l’installazione rappresentano una densità da attraversare e intravedere, illustrando compiutamente la bellezza del percorso produttivo, del “come è fatto”, piuttosto che del prodotto finito.
I pannelli utilizzati, pensati come una sorta di derma, sono composti da strati di diversi materiali lasciati volutamente aperti per valorizzarne l’ibridazione. Queste sovrapposizioni, creano paesaggi grafici inaspettati. Forme, colori e consistenze differenti guidano i visitatori attraverso un’inedita esperienza tattile e percettiva.
In tal modo Patricia Urquiola invita alla scoperta di una nuova era dei materiali, valorizzando, grazie alle nuove tecnologie, il fascino multiforme e complesso dell’artificiale.

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